RELAZIONE DI FINE MANDATO

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05/03/2013

Si premette che, ai sensi dell'art. 4 del Decreto Legislativo n. 149 del 6/9/2011 modificato ed integrato dall'art. 1 bis, comma 2, del D.L. n. 174 del 10/10/2012 convertito con modificazioni dalla legge 7/12/2012 n. 213, al fine di garantire il coordinamento della Finanza Pubblica, il rispetto dell'unità economica e giuridica della Repubblica, il principio della trasparenza e delle decisione dell'entrata e della spesa, le province e i comuni sono tenuti a redigere una relazione di fine mandato.

 

Stante la mancata adozione di uno schema tipo, occorre fare riferimento ai criteri di cui al comma 4 del citato decreto legislativo n. 149/2011.
II Sindaco Alessandro Rizzo, a seguito della consultazione elettorale del 13 e 14 aprile 2008, data Ia fine del mandato, riassume nella rassegnata relazione le principali attività amministrative svolte con specifico riferimento ai punti indicati nella normativa sopra citata.
Le attività svolte, i servizi attivati o potenziati nel quinquennio e gli investimenti realizzati nel corso del mandato.


Sistema ed esito dei controlli interni

Il vigente Regolamento Comunale sull'ordinamento degli uffici e dei servizi e il T.u.e.l. e il Decreto Legislativo 18.08.2000 n. 267 prevede il controllo di regolarità amministrativa e
contabile, che è stato puntualmente esercitato mediante l'acquisizione su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta e al Consiglio, a meno che non fosse un atto di indirizzo, il parere di regolarità tecnica e il parere di regolarità contabile, ai sensi dell'art. 49 del citato decreto legislativo n.267/2000.
E' stato effettuato altresì il controllo contabile sui provvedimenti comportanti impegni di spesa mediante l’apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria, ai sensi dell'art. 151 comma 4 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Il Segretario Comunale ha esercitato le funzioni consultive e di assistenza giuridica in generale, riguardo all'attività dell'ente.

Il controllo di gestione, è stato effettuato sia mediante l'approvazione del Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) per gli esercizi finanziari compresi nel mandato, che mediante gli obiettivi affidati alla struttura dell'ente. I responsabili, al termine di dei singoli esercizi, hanno rendicontato in ordine ai risultati conseguiti.


Eventuali rilievi della Corte dei Conti

La Corte dei Conti, sezione Regione di Controllo della Campania, alla quale sono state trasmesse le relazioni relative al Bilancio di Previsione e al Rendiconto di Gestione non ha mai rilevato gravi irregolarità contabili e finanziarie dell’ente.


Rispetto del Patto di Stabilità

Il Comune di San Mango Piemonte non è stato soggetto, nel quinquennio 2008/2012 ai vincoli del Patto di Stabilità e i Rendiconti hanno sempre rilevato avanzi di amministrazione, anche se l’Ente ha sempre dovuto ricorrere all'anticipazione di Tesoreria.
Tali obiettivi sono stati raggiunti agendo:

- sulla parte corrente, mediante un controllo fiscale degli accertamenti delle entrate e una capillare razionalizzazione della spesa, mantenendo o migliorando lo standard quantitativo e qualitativo dei servizi resi alla collettività;
- sulla parte degli investimenti, mediante una attenta programmazione e un costante monitoraggio dei flussi delle riscossioni e dei pagamenti, cercando di non privare i cittadini di importanti interventi pubblici.


L'indebitamento

L’indebitamento dell’ente ha subito, nel corso del quinquennio, il completo azzeramento, infatti la contrazione di mutui passa da €.121.192,82 all’1/1/2008 a €.0,00 al 1/1/2012, rispettando il limite disposto dall'art. 204 del T.U.E.L.


Salerno 25 febbraio 2013
Il Revisore
Dott. Vincenzo Taiani

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Titolo

REFEREDUM POPOLARE ABROGATIVO 

17 APRILE 2016  


Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 10 febbraio 2016, ha approvato il decreto per l'indizione del referendum popolare relativo alle trivellazioni in mare nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. Per raggiungere il quorum necessario, il numero dei votanti deve superare il 50% degli aventi diritto al voto.

 

La consultazione si terrà domenica 17 aprile 2016 dalle ore 7 alle ore 23.

 

Cosa viene chiesto agli elettori?

 

Nel quesito referendario si chiede:

"Volete che sia abrogato l'art. 6, comma 17, terzo periodo del d. lsg. 152/2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alle seguenti parole: "per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale"?

 

Il referendum si riferisce alle attività di estrazione nelle acque territoriali italiane entro le 12 miglia dalla costa, anche in presenza di giacimenti ancora attivi di gas o petrolio. Non riguarda invece le trivellazioni su terraferma e quelle in mare oltre le 12 miglia dalla costa.

 

SE VINCE IL SÍ,

le attività di estrazione oggetto del referendum saranno fermate allo scadere delle concessioni (anche in presenza di giacimenti di gas o petrolio ancora attivi).

 

SE VINCE IL NO,

allo scadere delle concessioni le compagnie petrolifere che gestiscono le estrazioni oggetto del referendum potranno chiedere un prolungamento dell'attività delle piattaforme attive.

 

 

INFORMAZIONI GENERALI SUL VOTO

 

- Come si vota

- Dove si vota

- Documenti necessari per votare

- Orari straordinari degli uffici anagrafe e elettorale per tessera elettorale e carta di identità

 

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