ORDINANZA n°1 del 20.01.2015

La categoria

21/01/2015

 

Oggetto: Chiusura della Villa Comunale.

 

Premesso che la Villa Comunale è stata riaperta al pubblico nel mese di agosto 2013 a conclusione dei lavori di miglioramento funzionale della stessa, con aree verdi destinate   al tempo libero, alla vita di relazione dei cittadini nonché a luogo di svago per i bambini;

Considerato che da molti mesi la Villa Comunale è oggetto di atti vandalici ad opera di ignoti rispetto ai quali l’amministrazione è più volte intervenuta a porre rimedio con propri uomini e mezzi;

Considerato che gli atti vandalici si sono ripetuti e che ciò compromette fortemente le comuni regole di vita sociale e civile della cittadinanza;

Considerato che tale stato di degrado è stato accertato e dettagliatamente documentato con rilievi fotografici dall’ufficio tecnico e dall’ufficio di polizia municipale con verbale di sopralluogo del 15 gennaio 2015 prot. n. 143;

         Considerato che dal citato verbale di sopralluogo si evince quanto segue:

-       la rete di recinzione che si trova lateralmente all’accesso principale dalla piazza J. Sannazaro (alle spalle del monumento ai caduti) è completamente divelta e quasi tutti i paletti in ferro che la sostengono sono spezzati alla base in prossimità dell’innesto degli stessi nel cordolo in cls;

-       i due piccoli prefabbricati destinati a servizi igienici, presentano le pannellature delle porte di accesso asportate e la rottura dei pezzi igienici (lavandino, vaso e scarico), nonché all’esterno degli stessi sono danneggiate le tubazioni idriche ed elettriche;

-       lungo il vialetto che porta verso l’uscita posta sul lato nord, i lampioncini ancorati nell’aiuola sono stati abbattuti ed i cavi elettrici che li alimentano sono a vista.

-       Quanto innanzi riscontrato, rende necessario la esecuzione di interventi di ripristino delle parti danneggiate, onde poter eliminare le situazioni di pericolo e ristabilire condizioni igienico – sanitarie idonee all’utilizzo della struttura.

 

Rilevato che è dovere primario dell’Amministrazione Comunale conservare il patrimonio di tutti i cittadini e assicurare una serena frequentazione delle aree urbane, con attenzione e cautela per i cittadini stessi;

Ritenuto di intervenire al riguardo, adottando provvedimenti urgenti a salvaguardia sia della pubblica incolumità che della pubblica igiene e dell’immagine e decoro del paese derivante dallo stato di pericolo sopra menzionato;

 

VISTO l’art.54 del D.Lgs 18 agosto 2000 n. 267 “T.U.” che assegna al Sindaco la competenza di adottare provvedimenti contigibili ed urgenti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Interno 5 agosto 2008 ;

Dato atto che sussistono le condizioni di urgenza per l’adozione di un provvedimento per le finalità di cui sopra,

ORDINA 

Per i motivi in narrativa, che qui si intendono integralmente riportati e trascritti:

La chiusura immediata della Villa Comunale, fino a nuova disposizione, al fine di evitare pericoli per la pubblica e privata incolumità, della pubblica igiene e dell’immagine e decoro del paese derivante dallo stato di pericolo e degrado della struttura,

DISPONE

 

Che la presente Ordinanza sia immediatamente eseguita e venga:

- Resa pubblica mediante affissione all’albo pretorio del Comune,

- Resa nota mediante avviso sul sito Web del comune;
- Resa nota mediante affissione all’ingresso della Villa Comunale

- Trasmessa al Responsabile del Settore Tecnico affinchè provveda alla chiusura della Villa;

- Trasmessa, per quanto di competenza: al Comando Stazione Carabinieri di San Cipriano Picentino; alla Polizia Municipale; alla Prefettura di Salerno.

 

COMUNICA

Ai sensi della legge n. 241/90, che avverso la presente ordinanza è ammesso:

-         ricorso al TAR della Campania, entro 60 gg dalla pubblicazione della presente Ordinanza all’Albo Pretorio del Comune;

-         ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, per soli motivi di legittimità, entro 120 gg dalla pubblicazione della presente ordinanza all’Albo Pretorio.

 

Che la responsabilità del procedimento amministrativo è assegnata alla Responsabile della Polizia Municipale;

 

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e far osservare la presente ordinanza.

 

Dalla Residenza Municipale, lì 20.01.2015

 

Il Sindaco

avv. Alessandro Rizzo

 

 

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Titolo

REFEREDUM POPOLARE ABROGATIVO 

17 APRILE 2016  


Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 10 febbraio 2016, ha approvato il decreto per l'indizione del referendum popolare relativo alle trivellazioni in mare nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. Per raggiungere il quorum necessario, il numero dei votanti deve superare il 50% degli aventi diritto al voto.

 

La consultazione si terrà domenica 17 aprile 2016 dalle ore 7 alle ore 23.

 

Cosa viene chiesto agli elettori?

 

Nel quesito referendario si chiede:

"Volete che sia abrogato l'art. 6, comma 17, terzo periodo del d. lsg. 152/2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alle seguenti parole: "per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale"?

 

Il referendum si riferisce alle attività di estrazione nelle acque territoriali italiane entro le 12 miglia dalla costa, anche in presenza di giacimenti ancora attivi di gas o petrolio. Non riguarda invece le trivellazioni su terraferma e quelle in mare oltre le 12 miglia dalla costa.

 

SE VINCE IL SÍ,

le attività di estrazione oggetto del referendum saranno fermate allo scadere delle concessioni (anche in presenza di giacimenti di gas o petrolio ancora attivi).

 

SE VINCE IL NO,

allo scadere delle concessioni le compagnie petrolifere che gestiscono le estrazioni oggetto del referendum potranno chiedere un prolungamento dell'attività delle piattaforme attive.

 

 

INFORMAZIONI GENERALI SUL VOTO

 

- Come si vota

- Dove si vota

- Documenti necessari per votare

- Orari straordinari degli uffici anagrafe e elettorale per tessera elettorale e carta di identità

 

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